Sposarsi a giugno è molto popolare in Giappone ed è considerato di buon auspicio, tanto che spesso si sente il termine June bride anche negli anime.
Come sempre, l’idea che giugno sia un mese fortunato per creare una famiglia deriva da un misto di tradizioni locali e influenze occidentali. Giugno è il mese dedicato alla dea Giunone (Era), moglie di Giove (Zeus) e protettrice della famiglia; non è quindi un caso che anche in Occidente sia un mese molto ambito dalle spose!
In Giappone però, più che le influenze latine, hanno contato quelle americane del dopoguerra. Il termine June bride (ジューンブライド) è diventato famoso dopo l’uscita dell’omonimo film americano del 1948, scatenando una discreta corsa ai matrimoni di giugno. Tradizionalmente, infatti, il periodo preferito dai matrimoni nel Giappone di una volta era l’autunno, che resta comunque ancora oggi uno dei periodi preferiti.
C’è da dire che l’usanza di sposarsi a giugno ha radici ben più lontane e locali. Nell’antico calendario giapponese, giugno era chiamato minazuki, il mese dell’acqua, perché le risaie venivano inondate d’acqua. Ciò significava fertilità per la terra, ma anche per la donna, e quindi il periodo più propizio per sposarsi e restare incinta. In più, per chi viveva in campagna era l’ideale, perché la gravidanza non avrebbe interferito con la capacità della June bride di lavorare durante la stagione del raccolto. A questo si aggiunge anche la possibilità di evitare di partorire nei mesi più caldi e afosi!
Sempre parlando di praticità e pianificazione, nel Giappone moderno è più facile che gli sposi abbiano più tempo libero tra aprile e maggio, grazie alla Golden Week. Molti giapponesi scelgono di viaggiare in questo periodo, oppure tra luglio e agosto durante l’Obon, rendendo difficile prenotare la luna di miele. L’anno scolastico e quello lavorativo iniziano ad aprile, per cui la primavera è un periodo frenetico, in cui location e ristoranti sono spesso già prenotati.
Giugno in Giappone coincide con la stagione delle piogge, ma anche con le bellissime fioriture di ortensie, che possono dare al matrimonio un effetto scenografico. E se il matrimonio si svolge all’interno come da tradizione, anche la pioggia non fa paura! Per questo stesso motivo, giugno è anche il mese in cui l’afa non la fa ancora da padrona, rendendo possibile indossare un abito tradizionale o moderno senza sudare sette camicie.
Le June bride giapponesi sono romantiche sì, ma anche con i piedi ben piantati a terra!
Copertina: Alexandre Chambon on Unsplash